Dintorni

MALO è un centro molto carino, piccolo e da girare a piedi, contraddistinto da una certa eleganza, accoglie il visitatore invitandolo ad indugiare tra le sue vie, la sua storia, la sua gente. Molto caratteristica la chiesa sconsacrata diventata teatro e comune. Famosa per il carnevale di Malo gemellato con quello di Rio de Janeiro, il più importante del Veneto. L’ex filanda Maule-Massignan rievoca gli sviluppi dell’industria serica nella regione vicentina tra l’Ottocento e il Novecento.

Il museo è ospitato in un edificio di fine Seicento di proprietà della famiglia Morandi Bonacossi. Nell’ottocento viene adibito a fattoria del Montecio. Ospita la collezione privata di arte grafica di GioBatta Meneguzzo, un’ampia raccolta di opere grafiche e disegni di artisti italiani e stranieri capace di tracciare nel suo insieme il profilo storico-artistico degli anni 1960-1990. Il museo organizza mostre, dibattiti, laboratori. conferenze. Una delle stanze del museo è dedicata alla produzione letteraria dello scrittore maladense Luigi Meneghello.

Il Montecio è segnato nel suo perimetro da un percorso ginnico a tappe. Attrezzato con aree di sosta e di relax ed accoglie opere d’arte quali la scultura ” Concordia ” di Georg Stifter e l’intervento di GioBatta Meneguzzo, in omaggio a Luigi Meneghello, ” Microfaro “.

Si tratta di un edificio gotico edificato tra il 1451 e il 1453 su un sito preesistente databile al 1° secolo d.c. La costruzione conserva il presbiterio nella forma originale. Le volte a tutto sesto e l’ornamento in cotto alla sommità del campanile sono frutto di interventi effettuati nel XVI secolo. Tetto e capriate risalgono invece al XVII secolo. Al suo interno si conservano tracce di affreschi quattrocenteschi: un trittico con San Francesco d’Assisi e San Bernardino in atteggiamento adorante, un Santo Martire e San Nicola da Bari. La chiesa è sconsacrata ed è utilizzata come Sala Consiliare.

L’interno dell’edificio suggerisce la presenza di una stratificazione architettonica complessa. Negli ultimi decenni del Duecento è sede dell’antica Pieve di Malo; nel Trecento la chiesa è ampliata e alzata, mentre le pareti vengono dipinte con scene bibliche, poi cancellate nel Seicento. L’edificio presenta opere di particolare valore artistico, come la quattrocentesca Madonna con Bambino in pietra ed una Madonna gestanterisalente ai primi decenni del Trecento, una delle più antiche rappresentazioni della Vergine nel Vicentino, venerata come liberatrice dai pericoli e dai dolori del parto.

La villa si compone di varie parti che formano un complesso unitario di elevato valore storico-artistico. Il nucleo più antico della casa padronale risale al Cinquecento. Il salone danominato Sala Musica è un corpo in stile neo-classico aggiunto nella seconda metà dell’Ottocento. La torre colombara è di origine molto antica; viene eretta nel X secolo come baluardo di protezione, avvistamento e deposito provviste. Subisce nel tempo più trasformazioni fino ad assumere l’aspetto odierno. Di proprietà comunale dal 1976, la villa ospita la biblioteca dedicata allo scrittore maladensa Luigi Meneghello.

Il suo aspetto attuale risale al 1775, mentre la facciata sud è del 1860. Gli interni, non visitabili, mostrano nelle pitture e nei soffitti la bellezza di un tempo. Le barchesse della villa ospitano una collezione di circa 250 Moto Guzzi di proprietà del Signor Ernesto Fancon. Si tratta di moto di serie che vanno dal 1928 al 1960. All’interno è ospitata anche una prestigosa collezione paleontologica. Di fronte alla villa, il giardino romantico (1879/1882) progettato dall’’architetto Antonio Caregaro Negrin.