I COLLI BERICI
Dolci colline dal profilo morbido e dalla candida pietra, i Colli Berici sono caratterizzati da una natura ancora incontaminata e si presentano come una vasta oasi ricca di risorse paesaggistiche e architettoniche. Ma il particolare fascino dei Colli Berici si esprime anche attraverso la sua roccia calcarea che, soggetta al fenomeno del carsismo, modella il territorio creando scorci di suggestivi.
A sud di Vicenza la cultura enologica ha un particolare valore. Nello specifico, due sono i mondi che hanno preso vita dalle differenti condizioni climatiche e del terreno racchiuse dentro quest’area abbastanza limitata della provincia. Nel territorio a ridosso col veronese incontriamo Gambellara, tipico centro rurale che nelle sue campagne, estese fino alle fresche alture alle pendici dei Monti Lessini, offre l’habitat ideale per la coltura dell’uva Garganega, impiegata per il vino Gambellara ‘Classico’ e per le versioni Spumante, Vin Santo e Recioto, quest’ultimo ritenuto la punta di diamante dei vini di Gambellara – la sua tecnica di vinificazione richiede una vera e propria arte. La Strada del Gambellara è comunque da testare in tutti i sapori che sa offrire, anche della tavola, con ricette e usi di antica memoria, propri della civiltà contadina. Cambiando strada ma rimanendo sulla rotta del buon vino, incontriamo i Colli Berici: l’altra zona d’eccellenza vitivinicola e la più grande delle denominazioni vicentine. La Doc racchiude diversi bianchi e rossi, ma non mancano i prodotti tipici della zona. La celebrità locale è forse rappresentata dal Tocai Rosso che tra l’altro si abbina magnificamente a uno dei piatti più rinomati: il baccalà alla vicentina.
I Colli Berici, definiti spesso monti per alcune particolari caratteristiche morfologiche, costituiscono una piccola dorsale di roccia dal dolce profilo subito sotto la città di Vicenza. Posizionate centralmente rispetto ai più famosi Colli Euganei e ai Monti della Lessinia, queste colline a sé stanti nella pianura presentano affascinanti e vari motivi di visita in grado di aprire un mondo a parte, fuori dal tempo e dentro la natura più incontaminata, in pochi km di automobile dal centro d’arte palladiano: per salvaguardare tale patrimonio è infatti prevista a breve l’istituzione di un Parco Regionale Naturale ed Archeologico dei Berici.
Tra i luoghi che meritano una sosta approfondita ci sono senz’altro il Lago di Fimon nel Comune di Arcugnano, un piccolo trionfo di flora, fauna e storia dove dalla gita in barca al ‘Percorso Archeologico Valli di Fimon’ si può davvero trascorrere dell’ottimo tempo, e il borgo rurale di Calto di Zovencedo per vedere un incantevole affresco di vita contadina. Fra le ville della zona capeggia la celebre villa Capra detta ‘La Rotonda’, uno dei capolavori assoluti di Andrea Palladio. Meritano molto inoltre i resti delle roccaforti medioevali, la Rocca dei Vescovi a Brendola e la chiesa di San Giovanni in Monte a Zovencedo edificata sopra un antico convento dei Templari.